lunedì 5 marzo 2012

Maria Antonietta - La recensione

Recensione del disco di Maria Antonietta (una fanciulla prodotta da Dario Brunori) per FreakOut Magazine.

Che carina questa Maria Antonietta. Niente di nuovo all’orizzonte, certo ma si tratta di un disco prodotto da Dario Brunori; qualcosa di molto gradevole che si lascia sentire ben volentieri, senza troppe aspettative. 
La Maria Antonietta in questione in realtà si chiama Letizia Cesarini ed è di Pesaro; ha 24 anni ma questa non è la sua prima esperienza in fatto musicale, prima aveva infatti pubblicato diversi brani in inglese con lo pseudonimo Marie Antoinette. Questa svolta italiana è sicuramente più coraggiosa, anche perché la signorina intende fare una specie di cantautorato punk e quello che ne viene fuori ricorda un po’ ICani un po’ la versione femminile di Lele Battista, un po’ Carmen Consoli da giovane. 
I testi sono molto semplici e diretti (ICani&co insegnano), le sonorità spaziono dal rock di “Quanti eri bello” al punkeggiante di “Tu sei la verità Non io”, tutto costruito ovviamente a misura della voce di Maria Antonietta che non ha un timbro particolare né un’estensione mostruosa (in senso positivo) ma non per questo è malvagia, anzi. 
Il problema reale di Maria Antonietta sarà farsi ricordare e imporsi nel nostro panorama musicale, impresa non facile per chi fa un disco che risulta appunto “carino” ma non certo memorabile. Di sicuro dovrà impegnarsi parecchio, su questo non ci piove.



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