venerdì 16 novembre 2012

"Week band - una band a (fine) settimana": The Niro


Articolo comparso su YOUng!

Dopo un po' di assenza di questa rubrica dalle pagine virtuali di YOUng, ho ritenuto doveroso fare un ritorno in grande stile. E' per questo che ho deciso di parlarvi di uno de cantautori italiani più apprezzati della scena nostrana ed internazionale, cioé The Niro, al secolo Davide Combusti.

LA STORIA - Il nome, che può sembrare un omaggio al noto attore, viene in realtà dalla vecchia band di cui faceva parte Davide, che ha poi deciso di adottarlo come pseudonimo per la sua carriera solista, iniziata attorno al 2006. Benché avesse già suonato parecchio sia in Italia che all'estero, il vero successo arriva nel 2008, quando firma un contratto con la Universal e pubblica l'EP "An Ordinary Man". Davide è stato, tra l'altro, uno dei musicisti noastrani a beneficiare di Myspace, nei tempi in cui era ancora un sito di riferimento per artisti e soprattutto appassionati di musica alternativa. Successivamente all'ep, poi, The Niro divide il palco con artisti di enorme livello, come i Deep Purple e la compianta Amy Winehouse e pubblica altri due album, nel 2010 e nel 2012.

TECNICA E TALENTO - Davide è riuscito a farsi apprezzare così tanto sia grazie al suo grande talento ma anche perché è stato uno dei primi cantautori italiani a riproporre in chiave moderna il folk-rock, reinterpretando suggestioni genere Elliott Smith con una buona dose di ricerca e sperimentazione musicale. Forte di un'ottima tecnica (è un fine chitarrista) e di altrettanto buone capacità vocali, nonché di un timbro di voce particolarissimo, The Niro è riuscito ad imporsi nel panorama indie da protagonista e non come l'ennesimo orecchiante/imitatore senza qualità. Anche da un punto di vista live, nulla da dire: ogni suo concerto è estremamente coinvolgente, si ha la sensazione che volta per volta ci metta l'anima. Nel corso degli anni, tutti i suoi lavori sono stati una conferma del suo talento, sebbene il suo gioiellino sia il secondo album in studio, "Best Whishes". Ma in realtà sono certa che con Davide ne vedremo ancora delle belle: sta infatti lavorando ad un nuovo disco, in cui ci saranno (finalmente) anche dei brani in italiano con cui magari riuscirà anche a superare se stesso.

lunedì 29 ottobre 2012

Intervista agli Wemen!

La scorsa settimana ho avuto il piacere di intervistare gli Wemen di Carlo Pastore per FreakOut. Se vi fa piacere, qui c'è l'intervista e a breve pubblicherò anche la recensione del loro split album con i The Hacienda.

giovedì 18 ottobre 2012

"WeekBand - una band a (fine) settimana ": Bianco

Articolo comparso su YOUng!

In questo nuovo appuntamento con WeekBandvoglio parlarvi di una recente scoperta di cui, ça va sans dire, mi sono immediatamente innamorata, salvo scoprire di essere quasi l'ultima arrivata perché in realtà lo conoscevano già in molti. Sto parlando di Alberto Bianco, meglio noto solo come “Bianco”, cantautore piemontese come non se ne vedevano da un po'.

BIANCO E LA SUA MUSICA – Questo è un momento storico di cantautori alla Vasco Brondi e Dente, per intenderci, un po' depressi e molto generazionali. Bianco è invece una boccata d'aria fresca e pulita, una piccola luce in un panorama diventato un po' troppo nichilista. Le sue canzoni sono leggere, allegre, anche se i testi non sono esenti da una certa vena riflessiva, a suo modo anche profonda. Se lo si dovesse paragonare a qualcuno, Bianco fa pensare a un Max Gazzè degli esordi lievemente più visionario. Il prossimo 12 novembre, tra l'altro, uscirà il nuovo disco di Bianco, cioè “Storia del Futuro”, a cui hanno collaborato numerosi artisti di livello, come Gionata Minai del Teatro degli Orrori e Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione. L'album si fa ascoltare tutto d'un fiato, con grande piacere. Il top è sentirlo da stesi, al buio, con gli occhi chiusi, per farsi cullare dalla dolcissima voce di Bianco.

sabato 13 ottobre 2012

WeekBand - una band a (fine) settimana: I Management del dolore post operatorio

Articolo comparso su YOUng!

Nell'appuntamento di oggi di "WeekBand", che arriva un po' in ritardo, ho deciso di parlarvi di una delle band emergenti più apprezzate nell'ultimo periodo e forse, per questo, avrete già sentito. Sto parlando dei Management del dolore post operatorio, un gruppo da ammirare e apprezzare soltanto per questo nome geniale, soprannominati anche dai fan MaDe DoPo, tanto per abbreviare.
LA BAND - Tornando proprio sul nome, i quattro MaDe DoPo hanno raccontato d'averlo scelto in ospedale, dove si trovavano a causa di un incidente automobilistico, quando probabilmente non immaginavano neanche la fama che avrebbero avuto. Originari di Lanciano, in provincia di Chieti, la band è nata nel 2006 ed è da sempre stata molto attiva nel panorama della musica alternativa italiana. Nel 2008 arriva il loro primo disco, dal sempre coraggioso titolo "Mestruazioni" ma la svolta arriva più tardi, nel 2012, con "Auff!", che ha riscosso un enorme successo. Il loro genere rock molto orientato sul punk anni Ottanta, fa pensare un po' ai Marlene Kuntz degli esordi (i migliori), un po' agli Zen Circus, con qualche rimando anche ai mai dimenticati CCCP. I riff di chitarra aggressivi, la voce incazzata - passatemi il termine - del cantante Luca Romagnoli, quella voglia di rivalsa, di lotta, che emerge da ogni loro canzone, fa di loro una band "unica", in grado di contraddistinguersi e fare la differenza nel marasma delle band emergenti.
L'ALBUM - Nella tracklist di "Auff!" spiccano diversi pezzi, dall'omonimo "Auff!" a "Nei palazzi", passando per "Marilyn Monroe" fino a "Pornobisogno", che in realtà è il primo brano della lista ed il suo video non ha avuto vita facile. Il clip era stato realizzato con immagini tratte dal docufilm "Riccardo Schicchi (Porn made in Italy)" di Carmine Amoroso, in perfetta linea con il titolo della canzone insomma. Poi Youtube lo rimosse poco dopo a causa della violazione della norma sui contenuti di natura sessuale o nudità, anche se alcuni mesi è riuscito a tornare online, in barba alla censura.

Nouer - il nuovo video


Ecco il nuovo, bellissimo video di una delle mie band preferite, i Nouer! Il brano si chiama "Cinici e Passivi" ed è estratto dal loro ultimo disco, "Love Revolution".

mercoledì 10 ottobre 2012

Sulla cresta dell'ombra - Grandi Animali Marini - recensione

Recensione comparsa su FreakOut!

Della serie, a volte ritornano. Correva l'anno 2006 quando sulle varie emittenti televisive musicali spopolava il video “Tu mi fai star male”, pop-rock ben costruito, orecchiabile ma non troppo mainstream, in grado di piacere agli snob ma di farsi ascoltare anche dalle orecchie meno raffinate. 
La canzone era della band dal curioso nome diGrandi Animali Marini (GAM per i fans), composta da quattro trentenni milanesi, che conobbe un discreto successo, tanto da approdare nel 2007 a Sanremo col brano “Napoleone Azzurro”, per nulla apprezzato dalla critica festivaliera, ça va sans dire, e da partecipare, sempre nello stesso anno, alla colonna sonora del film “Lezioni di Cioccolato”. Poi, l'oblio. 
Nulla di nuovo sotto il sole, insomma, sono tantissime le brave band che si perdono per strada senza lasciare traccia. Il punto è che i ragazzi sono tornati, in versione riveduta e corretta, probabilmente per restare. 
Anche se sono passati diversi anni, non hanno abbandonato l'allure pseudo indie, che forse ora non va più troppo di moda come un tempo, mentre si sono lasciati alle spalle le sonorità più dure e rock'n'roll per qualcosa di più melodico e raffinato. 
Il disco si chiama “Sulla cresta dell'Ombra”, titolo in cui si legge forse una sottile ironia sul loro passato successo, ed è stato anticipato nel 2011 dal singolo “Piove nei tuoi occhi”, passato un po' inosservato. 
In realtà è strano che abbiano puntato proprio su questo brano, quando nella tracklist spuntano pezzi assai migliori, come “Non Sento Niente”, la ballad “Insospettabile” e “Io non ce la farò”, che si fregia di un pregevole riff di chitarra. 
Dal punto di vista tecnico, nulla da eccepire. I GAM fanno il loro dovere e lo fanno anche bene, esattamente come lo facevano nel 2006, ne è la riprova quest'album assolutamente piacevole da ascoltare. 
Nella speranza che per un nuovo disco non ci facciano aspettare altri 6 anni.

I 40 anni di Liam Gallagher in 40 Insulti

Articolo comparso su YOUng!

Lo scorso 21 settembre il cantante Liam Gallagher, ex frontman degli Oasis, ha compiuto quarant'anni. Per l'occasione ha organizzato una festa al locale Whisky Mist di Londra, mostrandosi nient'affatto intimorito dall'arrivo degli "anta". Anche l'edizione italiana della rivista Rolling Stone ha deciso di celebrare l'evento, rendendo un omaggio poco convenzionale al cantante. Il magazine ha pubblicato infatti un articolo, firmato da Paolo Madeddu, che raccoglie "40 manifestazioni del suo incontenibile talento", ossia i 40 insulti più assurdi dell'ex Oasis, che si scaglia sul fratello, sui colleghi e anche su Dio.

1. Keith Richards e George Harrison. “Sono gelosi e arteriosclerotici e non beccano abbastanza figa”. (1997)
2. Bono. “Che palle. Canta One e piantala di rompere le palle con l’Africa”. (2007)
3. Bob Dylan. “So che è importante eccetera, ma per quanto mi riguarda è un coglione sfigato. Mi piace quella sua canzone, Lay Lady Lay. La gente diventa matta per lui, ma proprio non è roba per me”. (2011)
4. Florence & The Machine. “Sono sicuro che è una ragazza simpatica, ma sembra una cui hanno pestato un piede. Non mi intriga la gente coi capelli rossi che fa musica, preferisco evitare”. (2010)
5. The Strokes. “Non ci hanno spaventato per un cazzo la prima volta che li abbiamo sentiti. Non ci spaventano per un cazzo adesso”. (2011)
6. Michael Hutchence, INXS. “Perché un premio a chi sta prendendo il volo ci viene dato da uno che è finito?”. (1996)
7. Kanye West. “Se dovessi vincere un altro premio del cazzo, lo inviterò personalmente a salire sul palco e provare a togliermelo di mano. Quello che ha fatto con quella ragazza, Taylor Swift, è stato maleducato. Quindi datemi un premio e vedrete dove glielo metto – glielo faccio uscire dal suo fottuto deretano”. (2011)
8. Glastonbury Festival. “Odio questa cazzo di Glastonbury, gente. Sono qui solo per i soldi”. (2004)
9. Green Day. “Billie Joe Armstrong. Vada affanculo subito. Non me ne faccio nulla. Proprio non mi piace la sua testa”. (2009)
10. Robbie Williams. “Mi piacerebbe impiccarlo sul palco. Cosa mi ha fatto stavolta? Niente. È giusto uno che vorrei impiccare”. (2002)
11. Amy Winehouse e Pete Doherty. “Non me ne fotte niente di lei, non me ne fotte niente di quell’altro coglione, e non mi fotte niente di nessuno dei due”. (2007)
12. The White Stripes. “Minchia, è spazzatura. Coi vestiti da scuola, a 24 anni? Ma porca puttana”. (2002)
13. Coldplay. “Segaioli”. (2005)
14. Inspiral Carpets. "Se morirò e se c’è qualcosa dopo la morte, voglio andare all’inferno, non in paradiso. La roba migliore se l’è presa il diavolo. Dio invece cos’ha? Le suore e gli Inspiral Carpets”. (1999)
15. Mick Jagger. “Non sono come lui. Non penso che uno che inizia come cantante dovrebbe mettersi a suonare la chitarra. Mi sembra una cazzata”. (2008)
16. Ozzy Osbourne. “Perché tutti pensano che sia un grande? A me pare una specie di mongoloide del cazzo”. (2002)
17. Mumford & Sons. “Sono certo che siano bravi ragazzi ma non fa per me, gente. Sembrano dei cazzo di Amish – sai, quei tipi con le basettone che non usano l’elettricità, si coltivano la roba e costruiscono i granai. Per me la musica dev’essere molto più sexy e suonata da gente che sembra un tantino pericolosa”. (2009)
18. Michael Jackson. “Senza dubbio era un genio. Non il mio tipo di musica, però. Mi piaceva quando stava nei Jackson Five, poi è un po’ rimbambito. Ma si capiva, no? Chiunque abbia un luna-park nel giardino di casa è destinato alla pazzia”. (2010)
19. Nirvana. “Non venite a parlarmi dei Nirvana. Un paio di buone canzoni. Uno strafatto. Di loro non mi fregava un cazzo. Kurt Cobain era un triste coglione incapace di reggere la pressione. Noi siamo più forti”. (1995)
20. Black Rebel Motorcycle Club. “Sono bravi, ma non scrivono delle cazzo di canzoni come si deve, non scrivono roba che può reggere al tempo come facevano Beatles e Rolling Stones”. (2004)
21. Muse. “Mi mettono a disagio. Sono dei fottuti tipi preoccupanti del cazzo. Ma alla gente piacciono. Perlomeno suonano chitarre. Però quando sento la voce, mi viene da dire: ma che vada affanculo”. (2011)
22. Pearl Jam. ”Voi americani e i vostri Pearl Jam potete andare a fare in culo”. (1999)
23. Spice Girls. “Non vado ai Brit Awards perché se le incontro le prendo a schiaffi”. (1997)
24. Manowar. “Chi sono? Fanno cagare a volume alto, vero? Affanculo i Manowar”. (2005)
25. Bloc Party. “Mi fa davvero schifo questa specie di nuova mania del fottuto indie, fottuta musica per studenti. Quelli come i Bloc Party e tutte quelle fottute cose senza senso. Non mi tolgono il sonno, ma sono solo merda”. (2004) 
26. George Harrison. “Continuo ad amarlo per quando scriveva canzoni nei Beatles, ma come persona penso che sia uno stronzo, e se dovessi incontrarlo glielo dirò”. (1997)
27. Scissor Sisters. “Colori sgargianti e tipi strambi sui tacchi a spillo? Faccio più spettacolo io, che quella merda”. (2005)
28. Radiohead. “Non ho mai sentito OK Computer, ma non c’è niente dei Radiohead che io trovi interessante. Tutti dicono che stanno facendo cose molto avanti, ma l’unica cosa per cui sono davvero famosi sono canzoni come Creep, no? Invece loro vanno per la tangente per tutto il resto della loro carriera. È una cosa che non capisco. Voglio dire, tutti noi abbiamo scritto pezzi come Creep, intendo dire, canzoni classiche. Sono quelle, che li hanno portati lì. Il resto non mi torna. Karma Police è carina ma non sono certo i Beatles, vero?”. (1998)
29. Tom Chaplin, Keane. “I ragazzini carucci non devono drogarsi. Sono pesi piuma. Si fanno una sniffatina, e subito si devono disintossicare”. (2006)
30. U2. “Per quegli stronzi tutto ciò che conta è il denaro. Per noi il denaro non è tutto”. (2002)
31. Franz Ferdinand. “Alex Kapranos mi ricorda quei buffoni dei Right Said Fred. Se metti su I’m too sexy for my fucking thing dopo i loro dischi, potresti scommettere che è sempre lui. È’ la stessa cazzo di persona! Si è solo messo a dieta e ha fatto crescere i capelli. Non è roba per me. Non mi piace la musica strana e buffa”. (2007) 
32. Chris Martin, Coldplay. “Sei un vaso di fiori”. (2005)
33. Blur. “Lo abbiamo detto fin dal primo giorno, noi siamo quelli veri. Noi siamo gente onesta, e non un mucchio di donnette”. (2002)
34. Kaiser Chiefs. “Sono contento della reunion dei Blur: farà sparire i Kaiser Chief. Non c’è niente di peggio di una copia di merda dei Blur”. (2008)
35. Foo Fighters. “Non ho niente dei Nirvana, né penso che comprerò mai niente che abbiano fatto. I Nirvana non mi hanno mai detto nulla. Mi facevano schifo allora, così come penso che quel Dave ‘Goon’ faccia schifo ora”. (1999)
36. Patsy Kensit (ex moglie). “Scorreggia in continuazione”. (1996)
37. Manchester Utd. “Le 10 cose che odio di più? Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd”. (2004)
38. Noel Gallagher. “Un sacco di merda”. (2011)
39. Oasis. “Una volta che hai visto uno dei nostri concerti, li hai visti tutti”. (2007)
40. Nostro Signore. “Se di colpo un tipo con una grande barba e capelli lunghi e veste bianca mi dovesse apparire e fare dei cazzo di miracoli, e mi dicesse, Liam io sono Dio, allora direi: d’accordo, ci sto. Non credevo in te, ma lo devo riconoscere, mi hai convinto. Ma fino a quel giorno può andare a farsi fottere”.(1998)

giovedì 4 ottobre 2012

WeekBand - una band a (fine) settimana: Il Pan Del Diavolo

Articolo comparso su YOUng!

Quel che mi ha spinto a parlarvi de Il Pan del Diavolo in questo appuntamento di WeekBand è, oltre alla bravura della band, che oggi è uscito il loro nuovo video. Si tratta del brano "Libero", secondo estratto dal loro ultimo album "Piombo, Polvere e Carbone"; se non lo avete mai ascoltato, correte subito ai ripari perché vi assicuro che è uno dei migliori album del 2012.

IL VIDEO - Come si apprende dalla pagina ufficiale su Facebook della band, il video è stato realizzato da Valerio Filardo che ha montato una serie di immagini riprese durante i concerti di Palermo, Roma, Macerata, Firenze, Bologna, Milano, Padova e Torino. I concerti dei Pan del Diavolo hanno il grande merito di essere sempre estremamente coinvolgenti, d'altronde non per nulla sono una delle migliori folk band in circolazione.

LA BAND - Per chi non si fosse mai imbattuto in questo gruppo, vi faccio una breve sintesi della loro storia. I Pan del Diavolo sono un duo siciliano nato nel 2006, formato da Alessandro Alosi e Gianluca Bartolo. I primi successi arrivano nel 2008, con la vittoria ad Italia Wave per la Sicilia e nello stesso anno esce il loro primo EP omonimo. Il 2010 è l'anno della ribalta; esce il primo disco "Sono all'osso", pubblicato con l'etichetta discografica indipendente "La Tempesta" (quella di Enrico Molteni dei Tre Allegri Ragazzi Morti), che ottiene un gran successo di pubblico e critica, arrivando anche in finale al Premio Tenco nella sezione "Miglior opera Prima". Lo scorso aprile è uscito il loro secondo disco "Piombo, Polvere e carbone", cui hanno partecipato molti musicisti della scena indie nazionale, come Massimiliano Schiavelli degli Zen Circus e Davide Barbatosta dei Nobraino. Per quanto i Pan del Diavolo siano bravi "sul disco", va però detto che il loro vero talento si esplica durante i live, che sprigionano una carica emotiva non comune, riuscendo a coinvolgere subito anche il pubblico della prima ora.



mercoledì 3 ottobre 2012

"Week band - una band a (fine) settimana" - i Mostri

Articolo comparso su YOUng!

Nell'appuntamento di oggi della rubrica"WeekBand" vi presenterò una band che mi ha fatto letteralmente impazzire, tant'è che mi sono dispiaciuta per non averli "scoperti" prima, anche perché sono attivi già da un po' e fanno un genere che adoro. Mi riferisco ai romani "I Mostri", che mi hanno convinta così tanto che ho deciso di elencarvi i cinque buoni motivi per cui si dovrebbe amarli:
1 - Il nome: Come si fa a non amare una band che si chiama "I mostri"? La sola citazione cinematografica un po' colta vale loro un plauso.
2 - Il look alla Oasis degli esordi: Se siete (come me) dei nostalgici degli Oasis o comunque degli appassionati di brit-pop, questa band fa per voi. Attenzione, però: loro non si limitano a fare il verso ai gruppetti oltremanica, fanno buona musica e cantano anche in italiano.
3 - Il sound alla Pete Doherty e Carl Barat (per intenderci, Babyshambles e affini): Altro punto che i nostalgici ameranno; il loro sound ricorda tantissimo quello di Pete Doherty e compagni, poi la voce del cantante ricorda un po' quella di Carl Barat, il che non è male. (Tra l'altro ho appena scoperto a sorpresa che hanno aperto proprio l'ultimo concerto di Doherty a Roma, mica poco!)
4 - Sanno suonare veramente: Niente battute, non è una cosa da poco.
5 - Sono generazionali: Se avete tra i venti e i trent'anni, vi ritroverete benissimo nei loro testi (se siete romani, poi, vi ci ritroverete ancor di più.)

In conclusione, sono veramente bravi e il loro disco "La Gente muore di fame" è uno dei migliori album d'esordio in circolazione. Non vi basta? Andate a sentire "Noi non facciamo niente" o "Cento lame", non ve ne pentirete.

venerdì 21 settembre 2012

WeekBand - Una band a (fine) Settimana - i Grandi Animali Marini

Articolo comparso so YOUng!

Qualche giorno fa mi è stato recapitato il disco di questa band e non ho resistito all'idea di parlarne qui in WeekBand, nonostante all'inizio fossi partita con un'altra idea. Il punto è che sono una romanticona, nonché una grande fan di questo gruppo durante il suo periodo d'oro (correva l'anno 2006) e conseguenzialmente, mi sono sempre chiesta che fine avessero fatto. Sto parlando dei milanesi Grandi Animali Marini, che qualcuno forse ricorderà per la loro partecipazione nell'edizione 2007 nella sezione giovani del festival di Sanremo, sebbene il brano che avevano portato non fosse il più felice della loro produzione. Facciamo un piccolo passo indietro, cioè a quel 2006 di cui sopra. Dopo diversi anni di attività, i GAM erano riusciti ad avere un contratto con la major Warner ed avevano pubblicato il singolo "Tu mi fai star male", che aveva ottenuto subito un certo successo. Il loro rock cantautoriale che strizza un po' l'occhio all'indie aveva conquistato parecchi cuori, un po' grazie agli interessanti riff di chitarra, un po' perché all'epoca il famoso genere "indie" non era così sputtanato come ai nostri giorni. I GAM vanno avanti, collezionando parecchi live e qualche singolo azzeccato, fino ad approdare poi a Sanremo, scelta forse un po' azzardata, perché si sa che il pubblico del festival poco apprezza tutto ciò che si discosta dal melodico più melodico. Il loro brano si chiamava "Napoleone azzurro" e come potete intuire, fu prontamente eliminato. Sempre nel 2007, un loro pezzo fu incluso nella colonna sonora del film "Lezioni di cioccolato". Poi, l'oblio. Il letargo artistico. Dei GAM s'erano perse le tracce. Questo fino al 2011, quando tentarono una timida riapparizione col singolo "Piove nei tuoi occhi", che passò abbastanza inosservato. Ma a distanza di un anno, i ragazzi sono tornati e stavolta, si spera, per restare. Il loro nuovo lavoro si chiama "Sulla cresta dell'ombra" ed è davvero quello che si definisce il disco della maturità. I GAM non sono cambiati nella forma ma nella sostanza, mantenendo quello che avevano di buono, evolvendosi e miglioranosi soprattutto da un punto di vista tecnico. Il risultato è un disco dai toni un po' cupi ma che si fa ascoltare con piacere; in particolare, nella tracklist spiccano "Il Peggio" (Specchio, specchio delle mie brame, vorrei sapere chi è il peggio del reame), "Io non ce la farò" e la ritmatissima "Errori Umani". Adesso che li ho ritrovati e ve li ho presentati, spero solo che non mi facciano aspettare altri sei anni per un nuovo album.

lunedì 17 settembre 2012

Nouer: il nuovo brano "Love Revolution"

Breve post per parlarvi del nuovo brano dei Nouer, "Love Revolution". A me loro fanno impazzire, tra l'altro sono pure di Napoli (il cantante vive pure vicino casa mia!) e siccome li stimo sto cercando di pubblicizzarli un po'. Rendiamoci conto: a Napoli abbiamo tantissime belle band che però raramente riescono a sfondare, a fare il botto, anche se di talento ne hanno molto di più rispetto a certi loro colleghi parecchio famosi. Un po' come la mia storia lavorativa, insomma. Vabbè non facciamoci il sangue amaro, ascoltiamo i Nouer e riflettiamo. Potremmo far partire la grande rivoluzione della buona musica, non si sa mai.

venerdì 14 settembre 2012

In Utero


Correva l'anno 1993 e i Nirvan il 14 settembre pubblicavano il loro terzo e ultimo album in studio, "In Utero". Il mio brano preferito è "Rape Me" senza ombra di dubbio. Neanche un anno dopo, nell'aprile del 1994, Kurt sarebbe morto.

giovedì 13 settembre 2012

Week Band - Una band a fine settimana - Arcane of Souls

Articolo comparso su YOUng!
 
Per l'appuntamento di questa settimana con WeekBand ho deciso di parlare del nuovo progetto di un musicista il cui nome non suonerà nuovo agli appassionati di indie. Sto parlando di Alfonso Surace, già cantante e chitarrista dei tORQUEMADA nonché chitarra live dei Sakee Sed, che adesso si è lanciato nel nuovo progetto solista "Arcane of Souls".

IL PROGETTO - Attenzione, però: chi si aspetta che il sound di Arcane sia simile a quello dei gruppi precedenti di Alfonso, avrà di sicuro una bella sorpresa, perché qui siamo su tutt'altra direzione. Le melodie sono tutte orientate sul genere cantautoriale, rivisitato però in chiave folk e country, con qualche pizzico di psichedelia, un connubio che magari detto così potrebbe fare storcere il naso ai puristi del genere ma che vi assicuro, è piacevolissimo. Il disco d'esordio del nuovo progetto di Alfonso si chiamerà "Vivo e vegeto" ma per ascoltarlo bisognerà aspettare però il 12 dicembre (effettivamente, il 12-12-12 è una data propizia per un nuovo album!) e ci sarà da pazientare ancora un po' anche per vederlo dal vivo. La notizia buona è che però qualche giorno fa è uscito il primo singolo estratto dal disco, che si chiama "Domenica, Dimentica", che è stato realizzato sia a budget che a km0 in un canneto dietro casa del musicista, e a cui hanno partecipato la figlia Alice e due sue amichette, per la regia di Falcone Ussaro e Luciano Finazzi. Il brano è disponibile anche in download gratuito su BandCamp all'indirizzo http://arcaneofsouls.bandcamp.com
 

martedì 24 luglio 2012

Ma voi ve li ricordate gli Wemen?

Una brutta foto degli Wemen

Allora, per chi non lo sapesse, gli Wemen sono la band di Carlo Pastore, ex vj di Mtv ora passato a non saprei dirvi cosa. La band nasce un paio d'anni fa e sinceramente era la classica cosa di cui non si sentiva il bisogno. Perché uno a un certo punto della propria vita decide che deve mettersi a fare il cantante, il produttore discografico, la ballerina, quando di solito fa tutt'altro? Anche io suono e canto ma non mi verrebbe mai l'idea di fare un disco o di mettere su un gruppo... siamo seri, chi cazz mi ascolterebbe? Nessuno, al massimo mia nonna. Al massimo. Ad ogni modo, l'anno scorso erano usciti con questa canzone che fa davvero pietà (il video originale, una vera trashata, è stato pure eliminato da YT se non vado errata...evidentemente si saranno messi scuorno), tra l'altro Carlo è stonatissimo e non neghiamolo. Ultimamente, però, un uccellino mi ha informato che si sono rimessi in pista e addirittura si sono fatti remixare un pezzo dai Casa del Mirto, il che li ha elevati notevolmente. In pù, il prossimo 24 settembre uscirà il loro prossimo disco, la cui prima traccia, Playa Do Rei, è disponibile a questo link. Devo ammettere che hanno fatto un salto di qualità, certo non hanno inventato nulla di nuovo ma c'è un minimo di ricerca musicale in più e devo dire che la voce di Carletto non è più straziante come pria. Certo, c'è da sentire il resto del disco ma comunque direi che come inizio, rispetto all'orribile "Siamese Smile" di cui vi dicevo sopra, abbiamo fatto un passo avanti.

giovedì 19 luglio 2012

Sto tornando!

Miei cari non sono scomparsa! Perdonate l'assenza ma sono stata incasinatissima, sto però per tornare. YOUng è momentaneamente down, mentre a FreakOut siamo presi dal Neapolis Festival! Stay tuned!

giovedì 5 luglio 2012

Napoli: tre giorni di musica live con "Mamamu rock in the square"




Articolo comparso su YOUng!


Dopo il successo del “Sun Rock Festival”, il Mamamù, storico club di Napoli, torna con un nuovo evento live diviso in ben tre date, organizzate in collaborazione con la Onlus “Progresso sociale”. Si parte il 5 luglio a piazza S.Onofrio (via Sedile di Porto), per poi continuare il 12 a piazza San Domenico Maggiore e ancora il 19, per la serata conclusiva, in piazza Dante.
Ecco la line up del 5 ma continuate a tenere d’occhio quest’articolo per quella delle prossime date: 

DILIS 
PROGELFO 
DAGON LORAI 
R&FUSION 

Aperitivo piazza con BUFFET, SPRITZ E VINO BIANCO

STELLA DIANA 
PSYCHOPATHIC ROMANTICS 
DASAUGE 
LOW FI 
MANTRA ABOVE THE SPOTLESS MELT MOON 
KATAP 
GRACELAND 
ALDOLA' CHIVALA' 
Dj SET DJANE WOO HOO!

martedì 3 luglio 2012

Recensione: una storia del rock in Italia di Enzo Cioffi

Recensione apparsa su YOUng!

Per questa seconda puntata della mia rubrica non vi parlerò di una band ma di un libro. Premetto che mi piacciono tantissimo i libri sulla storia del rock o sulla musica in generale, infatti li colleziono dall’adolescenza. Quando, un po’ di tempo fa, un’amica di mia madre mi ha regalato il libro di cui sopra, me ne sono innamorata subito. Innanzi tutto perché parla della storia del rock, di come è iniziata in Italia e come si è evoluta nel tempo ma soprattutto perché parla nello specifico dell’influenza che questo tipo di musica ha avuto in Campania, in particolare nel Sannio. Anche qui devo fare una premessa, perché in realtà un po’ sannita lo sono anche io, visto che i miei sono originari proprio della provincia di Benevento ed io stessa vi ho vissuto per alcuni anni.

IL LIBRO  “Cambia la musica nell’Italia che Decolla” di Enzo Cioffi è un testo che ogni appassionato di rock dovrebbe leggere. L’autore riesce a descrivere esaustivamente il modo in cui questo genere sbarca letteralmente dagli States e inizia lentamente a permeare la vita dei giovani dell’epoca, mutandone i modi di fare e lo stile. Un accento in particolare è posto nel periodo a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, il mitico Settantotto, quando la musica diventa una valvola di sfogo per gli adolescenti di mezzo mondo, da New York a Parigi, passando ovviamente per la provincia di Benevento. E’ questo il periodo in cui la generazione di cui fanno parte i nostri genitori si ribella alle convenzioni sociali, alla propria famiglia, nel tentativo di  creare una società futura diversa e migliore. Il libro non è solo quindi una storia del rock ma anche uno spaccato della società dell’epoca, cui Cioffi aggiunge note di colore come la biografia delle varie band dell’epoca completa di fotografie (e lì ho scoperto che c’è anche il papà di un mio amico e collega, che suonava il basso in una band! Chi l’avrebbe mai detto!), i vari raduni e festival musicali dell’epoca e addirittura un piccolo glossario coi termini americaneggianti che all’epoca erano ancora molto esotici.

Il libro: “Cambia la musica nell’Italia che decolla. Società, giovani e sound dagli anno ’50 al ‘60” di Enzo Cioffi – Tullio Pironti editore/2010.

Enzo Cioffi era tra l’altro tra gli organizzatori del Nonsolorock Festival, una manifestazione che ha portato nel Sannio tante bellissime band, come i Vallanzaska, i Sud Sound System e i Modena City Ramblers.


giovedì 28 giugno 2012

A Torino con gli MtvDays

Articolo comparso su YOUng!

Arrivano gli Mtv Days 2012 che quest'anno si svolgeranno a Torino dal 28 al 30 giugno. Sul palco del festival si alterneranno Marco Mengoni, Litfiba, Nina Zilli, Giorgia, Negrita, Club Dogo, Emma Fedez e molti altri. Per il terzo anno consecutivo gli MTV Days sono pronti a infiammare il pubblico non solo con concerti ma anche con incontri, live session, dibattiti, conferenze e tante altre attività legate al mondo della musica. Torino diventerà un grande laboratorio musicale, un' occasione per tutti gli appassionati di confrontarsi l'armonia e la bellezza della musica.

GLI APPUNTAMENTI - Il party di apertura è in programma per giovedì 28 giugno presso la Reggia di Venaria Reale; durante la festa sarà possibile incontrare i maggiori esponenti della musica dance ed elettronica italiana come Two Fingerz, Power Francers, Stylophonic, Andro Id From Negramaro, Dj Aladyn, Salmo & Dj Slait e Useless Wooden Toys.
Per il 29 e 30 giugno l’appuntamento con gli Mtv Days è in Piazza Castello ad ingresso gratuito. L’evento sarà trasmesso in diretta a partire dalle ore 19:30 su Mtv Italia e Mtv Music e ci sarà anche la diretta sul web. Il 29 giugno si esibiranno i Litfiba, Emma Marrone, Club Dogo, Nina Zilli, Fedez, Bianco e Julia Lenti mentre per il 30 giugno è prevista la performance di Marco Mengoni, Emis Killa, Il Cile, Julia Lenti, Heike Has The Giggles.