lunedì 29 ottobre 2012

Intervista agli Wemen!

La scorsa settimana ho avuto il piacere di intervistare gli Wemen di Carlo Pastore per FreakOut. Se vi fa piacere, qui c'è l'intervista e a breve pubblicherò anche la recensione del loro split album con i The Hacienda.

giovedì 18 ottobre 2012

"WeekBand - una band a (fine) settimana ": Bianco

Articolo comparso su YOUng!

In questo nuovo appuntamento con WeekBandvoglio parlarvi di una recente scoperta di cui, ça va sans dire, mi sono immediatamente innamorata, salvo scoprire di essere quasi l'ultima arrivata perché in realtà lo conoscevano già in molti. Sto parlando di Alberto Bianco, meglio noto solo come “Bianco”, cantautore piemontese come non se ne vedevano da un po'.

BIANCO E LA SUA MUSICA – Questo è un momento storico di cantautori alla Vasco Brondi e Dente, per intenderci, un po' depressi e molto generazionali. Bianco è invece una boccata d'aria fresca e pulita, una piccola luce in un panorama diventato un po' troppo nichilista. Le sue canzoni sono leggere, allegre, anche se i testi non sono esenti da una certa vena riflessiva, a suo modo anche profonda. Se lo si dovesse paragonare a qualcuno, Bianco fa pensare a un Max Gazzè degli esordi lievemente più visionario. Il prossimo 12 novembre, tra l'altro, uscirà il nuovo disco di Bianco, cioè “Storia del Futuro”, a cui hanno collaborato numerosi artisti di livello, come Gionata Minai del Teatro degli Orrori e Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione. L'album si fa ascoltare tutto d'un fiato, con grande piacere. Il top è sentirlo da stesi, al buio, con gli occhi chiusi, per farsi cullare dalla dolcissima voce di Bianco.

sabato 13 ottobre 2012

WeekBand - una band a (fine) settimana: I Management del dolore post operatorio

Articolo comparso su YOUng!

Nell'appuntamento di oggi di "WeekBand", che arriva un po' in ritardo, ho deciso di parlarvi di una delle band emergenti più apprezzate nell'ultimo periodo e forse, per questo, avrete già sentito. Sto parlando dei Management del dolore post operatorio, un gruppo da ammirare e apprezzare soltanto per questo nome geniale, soprannominati anche dai fan MaDe DoPo, tanto per abbreviare.
LA BAND - Tornando proprio sul nome, i quattro MaDe DoPo hanno raccontato d'averlo scelto in ospedale, dove si trovavano a causa di un incidente automobilistico, quando probabilmente non immaginavano neanche la fama che avrebbero avuto. Originari di Lanciano, in provincia di Chieti, la band è nata nel 2006 ed è da sempre stata molto attiva nel panorama della musica alternativa italiana. Nel 2008 arriva il loro primo disco, dal sempre coraggioso titolo "Mestruazioni" ma la svolta arriva più tardi, nel 2012, con "Auff!", che ha riscosso un enorme successo. Il loro genere rock molto orientato sul punk anni Ottanta, fa pensare un po' ai Marlene Kuntz degli esordi (i migliori), un po' agli Zen Circus, con qualche rimando anche ai mai dimenticati CCCP. I riff di chitarra aggressivi, la voce incazzata - passatemi il termine - del cantante Luca Romagnoli, quella voglia di rivalsa, di lotta, che emerge da ogni loro canzone, fa di loro una band "unica", in grado di contraddistinguersi e fare la differenza nel marasma delle band emergenti.
L'ALBUM - Nella tracklist di "Auff!" spiccano diversi pezzi, dall'omonimo "Auff!" a "Nei palazzi", passando per "Marilyn Monroe" fino a "Pornobisogno", che in realtà è il primo brano della lista ed il suo video non ha avuto vita facile. Il clip era stato realizzato con immagini tratte dal docufilm "Riccardo Schicchi (Porn made in Italy)" di Carmine Amoroso, in perfetta linea con il titolo della canzone insomma. Poi Youtube lo rimosse poco dopo a causa della violazione della norma sui contenuti di natura sessuale o nudità, anche se alcuni mesi è riuscito a tornare online, in barba alla censura.

Nouer - il nuovo video


Ecco il nuovo, bellissimo video di una delle mie band preferite, i Nouer! Il brano si chiama "Cinici e Passivi" ed è estratto dal loro ultimo disco, "Love Revolution".

mercoledì 10 ottobre 2012

Sulla cresta dell'ombra - Grandi Animali Marini - recensione

Recensione comparsa su FreakOut!

Della serie, a volte ritornano. Correva l'anno 2006 quando sulle varie emittenti televisive musicali spopolava il video “Tu mi fai star male”, pop-rock ben costruito, orecchiabile ma non troppo mainstream, in grado di piacere agli snob ma di farsi ascoltare anche dalle orecchie meno raffinate. 
La canzone era della band dal curioso nome diGrandi Animali Marini (GAM per i fans), composta da quattro trentenni milanesi, che conobbe un discreto successo, tanto da approdare nel 2007 a Sanremo col brano “Napoleone Azzurro”, per nulla apprezzato dalla critica festivaliera, ça va sans dire, e da partecipare, sempre nello stesso anno, alla colonna sonora del film “Lezioni di Cioccolato”. Poi, l'oblio. 
Nulla di nuovo sotto il sole, insomma, sono tantissime le brave band che si perdono per strada senza lasciare traccia. Il punto è che i ragazzi sono tornati, in versione riveduta e corretta, probabilmente per restare. 
Anche se sono passati diversi anni, non hanno abbandonato l'allure pseudo indie, che forse ora non va più troppo di moda come un tempo, mentre si sono lasciati alle spalle le sonorità più dure e rock'n'roll per qualcosa di più melodico e raffinato. 
Il disco si chiama “Sulla cresta dell'Ombra”, titolo in cui si legge forse una sottile ironia sul loro passato successo, ed è stato anticipato nel 2011 dal singolo “Piove nei tuoi occhi”, passato un po' inosservato. 
In realtà è strano che abbiano puntato proprio su questo brano, quando nella tracklist spuntano pezzi assai migliori, come “Non Sento Niente”, la ballad “Insospettabile” e “Io non ce la farò”, che si fregia di un pregevole riff di chitarra. 
Dal punto di vista tecnico, nulla da eccepire. I GAM fanno il loro dovere e lo fanno anche bene, esattamente come lo facevano nel 2006, ne è la riprova quest'album assolutamente piacevole da ascoltare. 
Nella speranza che per un nuovo disco non ci facciano aspettare altri 6 anni.

I 40 anni di Liam Gallagher in 40 Insulti

Articolo comparso su YOUng!

Lo scorso 21 settembre il cantante Liam Gallagher, ex frontman degli Oasis, ha compiuto quarant'anni. Per l'occasione ha organizzato una festa al locale Whisky Mist di Londra, mostrandosi nient'affatto intimorito dall'arrivo degli "anta". Anche l'edizione italiana della rivista Rolling Stone ha deciso di celebrare l'evento, rendendo un omaggio poco convenzionale al cantante. Il magazine ha pubblicato infatti un articolo, firmato da Paolo Madeddu, che raccoglie "40 manifestazioni del suo incontenibile talento", ossia i 40 insulti più assurdi dell'ex Oasis, che si scaglia sul fratello, sui colleghi e anche su Dio.

1. Keith Richards e George Harrison. “Sono gelosi e arteriosclerotici e non beccano abbastanza figa”. (1997)
2. Bono. “Che palle. Canta One e piantala di rompere le palle con l’Africa”. (2007)
3. Bob Dylan. “So che è importante eccetera, ma per quanto mi riguarda è un coglione sfigato. Mi piace quella sua canzone, Lay Lady Lay. La gente diventa matta per lui, ma proprio non è roba per me”. (2011)
4. Florence & The Machine. “Sono sicuro che è una ragazza simpatica, ma sembra una cui hanno pestato un piede. Non mi intriga la gente coi capelli rossi che fa musica, preferisco evitare”. (2010)
5. The Strokes. “Non ci hanno spaventato per un cazzo la prima volta che li abbiamo sentiti. Non ci spaventano per un cazzo adesso”. (2011)
6. Michael Hutchence, INXS. “Perché un premio a chi sta prendendo il volo ci viene dato da uno che è finito?”. (1996)
7. Kanye West. “Se dovessi vincere un altro premio del cazzo, lo inviterò personalmente a salire sul palco e provare a togliermelo di mano. Quello che ha fatto con quella ragazza, Taylor Swift, è stato maleducato. Quindi datemi un premio e vedrete dove glielo metto – glielo faccio uscire dal suo fottuto deretano”. (2011)
8. Glastonbury Festival. “Odio questa cazzo di Glastonbury, gente. Sono qui solo per i soldi”. (2004)
9. Green Day. “Billie Joe Armstrong. Vada affanculo subito. Non me ne faccio nulla. Proprio non mi piace la sua testa”. (2009)
10. Robbie Williams. “Mi piacerebbe impiccarlo sul palco. Cosa mi ha fatto stavolta? Niente. È giusto uno che vorrei impiccare”. (2002)
11. Amy Winehouse e Pete Doherty. “Non me ne fotte niente di lei, non me ne fotte niente di quell’altro coglione, e non mi fotte niente di nessuno dei due”. (2007)
12. The White Stripes. “Minchia, è spazzatura. Coi vestiti da scuola, a 24 anni? Ma porca puttana”. (2002)
13. Coldplay. “Segaioli”. (2005)
14. Inspiral Carpets. "Se morirò e se c’è qualcosa dopo la morte, voglio andare all’inferno, non in paradiso. La roba migliore se l’è presa il diavolo. Dio invece cos’ha? Le suore e gli Inspiral Carpets”. (1999)
15. Mick Jagger. “Non sono come lui. Non penso che uno che inizia come cantante dovrebbe mettersi a suonare la chitarra. Mi sembra una cazzata”. (2008)
16. Ozzy Osbourne. “Perché tutti pensano che sia un grande? A me pare una specie di mongoloide del cazzo”. (2002)
17. Mumford & Sons. “Sono certo che siano bravi ragazzi ma non fa per me, gente. Sembrano dei cazzo di Amish – sai, quei tipi con le basettone che non usano l’elettricità, si coltivano la roba e costruiscono i granai. Per me la musica dev’essere molto più sexy e suonata da gente che sembra un tantino pericolosa”. (2009)
18. Michael Jackson. “Senza dubbio era un genio. Non il mio tipo di musica, però. Mi piaceva quando stava nei Jackson Five, poi è un po’ rimbambito. Ma si capiva, no? Chiunque abbia un luna-park nel giardino di casa è destinato alla pazzia”. (2010)
19. Nirvana. “Non venite a parlarmi dei Nirvana. Un paio di buone canzoni. Uno strafatto. Di loro non mi fregava un cazzo. Kurt Cobain era un triste coglione incapace di reggere la pressione. Noi siamo più forti”. (1995)
20. Black Rebel Motorcycle Club. “Sono bravi, ma non scrivono delle cazzo di canzoni come si deve, non scrivono roba che può reggere al tempo come facevano Beatles e Rolling Stones”. (2004)
21. Muse. “Mi mettono a disagio. Sono dei fottuti tipi preoccupanti del cazzo. Ma alla gente piacciono. Perlomeno suonano chitarre. Però quando sento la voce, mi viene da dire: ma che vada affanculo”. (2011)
22. Pearl Jam. ”Voi americani e i vostri Pearl Jam potete andare a fare in culo”. (1999)
23. Spice Girls. “Non vado ai Brit Awards perché se le incontro le prendo a schiaffi”. (1997)
24. Manowar. “Chi sono? Fanno cagare a volume alto, vero? Affanculo i Manowar”. (2005)
25. Bloc Party. “Mi fa davvero schifo questa specie di nuova mania del fottuto indie, fottuta musica per studenti. Quelli come i Bloc Party e tutte quelle fottute cose senza senso. Non mi tolgono il sonno, ma sono solo merda”. (2004) 
26. George Harrison. “Continuo ad amarlo per quando scriveva canzoni nei Beatles, ma come persona penso che sia uno stronzo, e se dovessi incontrarlo glielo dirò”. (1997)
27. Scissor Sisters. “Colori sgargianti e tipi strambi sui tacchi a spillo? Faccio più spettacolo io, che quella merda”. (2005)
28. Radiohead. “Non ho mai sentito OK Computer, ma non c’è niente dei Radiohead che io trovi interessante. Tutti dicono che stanno facendo cose molto avanti, ma l’unica cosa per cui sono davvero famosi sono canzoni come Creep, no? Invece loro vanno per la tangente per tutto il resto della loro carriera. È una cosa che non capisco. Voglio dire, tutti noi abbiamo scritto pezzi come Creep, intendo dire, canzoni classiche. Sono quelle, che li hanno portati lì. Il resto non mi torna. Karma Police è carina ma non sono certo i Beatles, vero?”. (1998)
29. Tom Chaplin, Keane. “I ragazzini carucci non devono drogarsi. Sono pesi piuma. Si fanno una sniffatina, e subito si devono disintossicare”. (2006)
30. U2. “Per quegli stronzi tutto ciò che conta è il denaro. Per noi il denaro non è tutto”. (2002)
31. Franz Ferdinand. “Alex Kapranos mi ricorda quei buffoni dei Right Said Fred. Se metti su I’m too sexy for my fucking thing dopo i loro dischi, potresti scommettere che è sempre lui. È’ la stessa cazzo di persona! Si è solo messo a dieta e ha fatto crescere i capelli. Non è roba per me. Non mi piace la musica strana e buffa”. (2007) 
32. Chris Martin, Coldplay. “Sei un vaso di fiori”. (2005)
33. Blur. “Lo abbiamo detto fin dal primo giorno, noi siamo quelli veri. Noi siamo gente onesta, e non un mucchio di donnette”. (2002)
34. Kaiser Chiefs. “Sono contento della reunion dei Blur: farà sparire i Kaiser Chief. Non c’è niente di peggio di una copia di merda dei Blur”. (2008)
35. Foo Fighters. “Non ho niente dei Nirvana, né penso che comprerò mai niente che abbiano fatto. I Nirvana non mi hanno mai detto nulla. Mi facevano schifo allora, così come penso che quel Dave ‘Goon’ faccia schifo ora”. (1999)
36. Patsy Kensit (ex moglie). “Scorreggia in continuazione”. (1996)
37. Manchester Utd. “Le 10 cose che odio di più? Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd. Il Manchester Utd”. (2004)
38. Noel Gallagher. “Un sacco di merda”. (2011)
39. Oasis. “Una volta che hai visto uno dei nostri concerti, li hai visti tutti”. (2007)
40. Nostro Signore. “Se di colpo un tipo con una grande barba e capelli lunghi e veste bianca mi dovesse apparire e fare dei cazzo di miracoli, e mi dicesse, Liam io sono Dio, allora direi: d’accordo, ci sto. Non credevo in te, ma lo devo riconoscere, mi hai convinto. Ma fino a quel giorno può andare a farsi fottere”.(1998)

giovedì 4 ottobre 2012

WeekBand - una band a (fine) settimana: Il Pan Del Diavolo

Articolo comparso su YOUng!

Quel che mi ha spinto a parlarvi de Il Pan del Diavolo in questo appuntamento di WeekBand è, oltre alla bravura della band, che oggi è uscito il loro nuovo video. Si tratta del brano "Libero", secondo estratto dal loro ultimo album "Piombo, Polvere e Carbone"; se non lo avete mai ascoltato, correte subito ai ripari perché vi assicuro che è uno dei migliori album del 2012.

IL VIDEO - Come si apprende dalla pagina ufficiale su Facebook della band, il video è stato realizzato da Valerio Filardo che ha montato una serie di immagini riprese durante i concerti di Palermo, Roma, Macerata, Firenze, Bologna, Milano, Padova e Torino. I concerti dei Pan del Diavolo hanno il grande merito di essere sempre estremamente coinvolgenti, d'altronde non per nulla sono una delle migliori folk band in circolazione.

LA BAND - Per chi non si fosse mai imbattuto in questo gruppo, vi faccio una breve sintesi della loro storia. I Pan del Diavolo sono un duo siciliano nato nel 2006, formato da Alessandro Alosi e Gianluca Bartolo. I primi successi arrivano nel 2008, con la vittoria ad Italia Wave per la Sicilia e nello stesso anno esce il loro primo EP omonimo. Il 2010 è l'anno della ribalta; esce il primo disco "Sono all'osso", pubblicato con l'etichetta discografica indipendente "La Tempesta" (quella di Enrico Molteni dei Tre Allegri Ragazzi Morti), che ottiene un gran successo di pubblico e critica, arrivando anche in finale al Premio Tenco nella sezione "Miglior opera Prima". Lo scorso aprile è uscito il loro secondo disco "Piombo, Polvere e carbone", cui hanno partecipato molti musicisti della scena indie nazionale, come Massimiliano Schiavelli degli Zen Circus e Davide Barbatosta dei Nobraino. Per quanto i Pan del Diavolo siano bravi "sul disco", va però detto che il loro vero talento si esplica durante i live, che sprigionano una carica emotiva non comune, riuscendo a coinvolgere subito anche il pubblico della prima ora.



mercoledì 3 ottobre 2012

"Week band - una band a (fine) settimana" - i Mostri

Articolo comparso su YOUng!

Nell'appuntamento di oggi della rubrica"WeekBand" vi presenterò una band che mi ha fatto letteralmente impazzire, tant'è che mi sono dispiaciuta per non averli "scoperti" prima, anche perché sono attivi già da un po' e fanno un genere che adoro. Mi riferisco ai romani "I Mostri", che mi hanno convinta così tanto che ho deciso di elencarvi i cinque buoni motivi per cui si dovrebbe amarli:
1 - Il nome: Come si fa a non amare una band che si chiama "I mostri"? La sola citazione cinematografica un po' colta vale loro un plauso.
2 - Il look alla Oasis degli esordi: Se siete (come me) dei nostalgici degli Oasis o comunque degli appassionati di brit-pop, questa band fa per voi. Attenzione, però: loro non si limitano a fare il verso ai gruppetti oltremanica, fanno buona musica e cantano anche in italiano.
3 - Il sound alla Pete Doherty e Carl Barat (per intenderci, Babyshambles e affini): Altro punto che i nostalgici ameranno; il loro sound ricorda tantissimo quello di Pete Doherty e compagni, poi la voce del cantante ricorda un po' quella di Carl Barat, il che non è male. (Tra l'altro ho appena scoperto a sorpresa che hanno aperto proprio l'ultimo concerto di Doherty a Roma, mica poco!)
4 - Sanno suonare veramente: Niente battute, non è una cosa da poco.
5 - Sono generazionali: Se avete tra i venti e i trent'anni, vi ritroverete benissimo nei loro testi (se siete romani, poi, vi ci ritroverete ancor di più.)

In conclusione, sono veramente bravi e il loro disco "La Gente muore di fame" è uno dei migliori album d'esordio in circolazione. Non vi basta? Andate a sentire "Noi non facciamo niente" o "Cento lame", non ve ne pentirete.