lunedì 12 marzo 2012

Lacuna Coil - Dark Adrenaline - La recensione


Coi Lacuna Coil si va sempre sul sicuro. Oramai sono una realtà assodata del metal made in Italy ma nonostante siano affermati e famosi in tutto il globo, non perdono mai un colpo, non s’adagiano mai sugli allori e danno sempre il meglio di sé. “Dark Adrenaline” è il loro sesto album in studio ed è un vero gioiellino, hanno perso la tonalità goth-metal che li ha resi famosi ma comunque il sound rimane molto godibile. 
Va detto che da un punto di vista tecnico siamo quasi alla perfezione: la voce di Cristina Scabbia è meravigliosa come al solito e il resto della band non è certo da meno, lo si sente da come si compenetrano alla perfezione gli strumenti in ogni traccia, sostanzialmente c’è un’armonia non comune. 
Nella tracklist spicca innanzi tutto il singolo di debutto, ossia “Trip the darkness”, brano molto introspettivo come i Lacuna non ne facevano da un po’, molto bella anche “Kill the Light”, che con una sonorità più elettronica vira più nell’alternative metal e da segnalare sono anche “Give me something new” e “Fire”. 
Una menzione d’onore va però all’audace impresa che la band ha compiuto con la cover di un pezzo storico dei REM, ossia “Losing my religion”. E’ vero che loro non sono dei novizi delle cover di un certo livello (come dimenticare “Enjoy the silence” dei Depeche Mode?) ma reinterpretare questo pezzo in chiave metallara non era certo cosa semplice, eppure loro sono riusciti nell’intento con notevole eleganza. 
Il bello di “Dark Adrenaline” è che non piacerà solo agli amanti del genere ma è apprezzabile da un pubblico molto più vasto e per questo forse si candida ad essere uno dei migliori lavori della band. 


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