domenica 20 marzo 2011

Vasco Brondi live@Casa (vostra) della Musica a Napoli






Lo scorso 18 marzo, la Casa della Musica di Napoli ha ospitato un live di Vasco Brondi aka Le luci della centrale elettrica. Avevo già visto "Vaschino" in concerto un paio d'anni fa e subito avevo provato nei suoi confronti una grande empatia, un po' perché fa proprio tenerezza, lo vorrei come fratellino o come pupazzetto sul mio divano zebrato, un po' per i suoi testi a tratti assurdi, a tratti disarmanti [ricordo quando col mio collega Checco cantavamo sempre "siamo l'esercito del seeeeeert". Momenti epici della nostra giovinezza]. Molti lo criticano perché le sue canzoni non sono molto varie, al livello melodico, il che è innegabile, però va detto che è una specie di poeta metropolitano, anche se magari non è un genere che piace a tutti. Ma io non posso non amare uno che scrive "il nostro scambio d’organi ha imbrattato le pareti dobbiamo ridipingerle e andremo a prendere freddo da qualche parte".
Nel suo scorso tour (quello del 2008, per intenderci), si esibiva col grandissimo Giorgio Canali, per cui io vado pazza [e qui ho un aneddoto... ma non sono sicura che vogliate leggerlo], quindi ero curiosa di sentire come se la sarebbe cavato da solo. Devo dire che regge discretamente il palco, nonostante sia una persona molto timida e certo, ha steccato più volte, però la cosa non dà troppo fastidio, visto e considerato il suo genere. 
La cosa più bella del concerto è stata l'atmosfera. Un pubblico folto e attentissimo, che sapeva a memoria praticamente tutte quante le canzoni e le cantava assieme a lui. C'era pure un gruppo di ragazze che lo acclamava come io farei solo alla vista di David Bowie ma vabbè. 
Il palco aveva anche una piccola scenografia, una specie di modellino di centrale elettrica con le lucette del presepe, una cosina molto tenera che mi ha fatto pensare a quando ero piccola e mia sorella costruiva lei il presepe e mi cazziava se cercavo di collaborare.
Unica nota negativa: il merchandise un po' esoso. 15 euro per una maglietta sono veramente troppi, soprattutto a fronte del prezzo del biglietto (12 euro). Percarità, se siete fans del Vaschino li vale tutti quanti... ma se avesse messo il biglietto a 5 euro, ci sarebbero state almeno 100 persone in più.
Parlando con un amico, eravamo convenuti sul fatto che il tenero Brondi necessitasse di lezioni di chitarra e canto (siamo mal-vagini) però, dopo il live dell'altra sera, penso che se si mettesse a studiare perderebbe quella verve e quella spontaneità che ce lo fa amare così tanto.

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